• Racconti a frammenti

    Bye Bye Baby

    Frammento 2 – Questa volta è l’ultima. Non corro più ad ogni sua chiamata, anzi non gli rispondo più, lo giuro. –  Attraversava l’aria, il passo sicuro apriva facilmente un varco tra la gente. La folla si scansava ossequiosa, intimorita dall’autorità implicita delle spalle larghe e della schiena protesa a seguire la velocità dei piedi. Sembrava alla testa di una staffetta immaginaria tra le vie del centro, intasato dai preparativi per il Natale. La cuffia calata fino al sopracciglio e la sciarpa alzata fin sopra il naso le conferivano l’aspetto di un rapinatore o, meglio, di un terrorista. Al semaforo attraversava fregandosene del rosso, dribblando le auto in coda, costrette…

  • Racconti a frammenti

    Bye bye Baby

    Frammento 1 – Questa è l’ultima volta. Non ci sarà un altro appuntamento. – Lo sguardo come una lama spezzava in due lo specchio alla parete. Il suo viso nel verde brillante della sciarpa fatta a mano si torceva, cercando di contenere la determinazione. Il locale era avvolto dai vapori dei caffè e delle chiacchiere chiassose degli avventori. Il riflesso della sua immagine lo lasciava indifferente. Non si riconosceva. Era intrappolato nei pensieri ossessivi, da quella voce che ripeteva frasi come mantra.  – Cosa ti porto? –  Da sopra la sedia spuntarono due seni impertinenti, stretti in poco tessuto, di pessima qualità. D’altronde non c’era bisogno di arricchire tanta abbondanza.…

  • Racconti a frammenti

    Abscissione sentimentale – Frammento 3

    “Leviathan” risuona per il salotto, il whisky ondeggia nel bicchiere al movimento ipnotico del polso, lo sguardo fisso alla cornice sul pianoforte. – Non riesco a capire cosa volesse dirmi con quella frase. Si riferiva alla mia inequivocabile sbadataggine o intendeva altro. Non mi convince quella donna e se ha ragione l’Adele che quella traffica con il paranormale. Come faceva a conoscere i gusti di Elvira?  Anni addietro avrebbe lasciato perdere; adesso, però, ha molto tempo a disposizione, qualche dubbio di troppo e una notevole cocciutaggine senile. L’Adele apre la porta, come ogni mattina, alle nove e trasalisce alla vista del suo padrone, sull’attenti, vestito di tutto punto che si…

  • Racconti a frammenti

    Abscissione sentimentale – Frammento 2

    La casa lentamente sta cambiando. Alle pareti fanno capolino alcuni quadri, sul divano trova spazio il plaid, a terra i colori terrosi dei tappeti tibetani si mescolano con il parquet, qua e là si intravedono torri di libri che, come in un incrocio enigmistico, si incastrano seguendo definizioni che solo Vittorio sa risolvere. Forse in cima quelli in fase di lettura, o quelli che consulta più spesso, rimacinando le stesse pagine più volte, o semplicemente quelli che si è ripromesso di iniziare, ma che si ostina a scansare. Finalmente, è la sua casa, dove ogni angolo è un racconto della vita di un uomo solo. Senza i discreti arrangiamenti dell’Adele,…

  • Racconti a frammenti

    Abscissione sentimentale – Frammento 1

    Il cancello se lo ricordava di un bel verde pino, incorniciato da rami d’edera e immerso nell’aroma intenso dell’alloro. La prima visita alla villa risaliva ad alcuni anni prima. Elvira era bellissima nel suo vestito viola, mentre si lasciava trascinare docile dalla sua mano, con gli occhi bendati e il sorriso radioso di chi sa farsi amare. – Quanto manca? Non trattenne una risatina civettuola, armeggiando con la seduzione come una bambina. Era ingenua, disarmata e si fidava di lui, le metteva pace, placava quei pensieri bui che di colpo la facevano precipitare nel baratro, in quella disperata solitudine che mostrava solo al marito.  – Ancora due passi e ci…

  • Benedetta,  ultima puntata

    Un ospite inatteso

    Benedetta sparecchia le ultime stoviglie dal tavolo, mentre Augusto e Andrea sono impegnati a far girare qualche banconota da un conto all’altro per pagare le solite spese mensili. – Ma c’è il terremoto? Alice si rizza sul divano con sguardo indagatore alla ricerca di una conferma da parte di tutta la famiglia, ma nessuno sembra filarsela e non la degnano nemmeno di una risposta. Ritorna catatonica sul cuscino a smanettare con perizia il telecomando. – Beh, mi sa che me ne vado a letto. Nell’ultimo periodo Andrea sta anticipando sempre di più l’ora del commiato per fiondarsi nel suo appartamento in beata solitudine. – Aspetta, non ti va di guardare…

  • Andrea,  Benedetta

    Compagna

    Pantalone di riciclo, color crema. – Andrea, ma sono estivi! Dove li hai pescati? Benedetta abbassa gli occhiali fino alla punta del naso e osserva divertita la sua ragazza. – Mi fanno un culo pazzesco, vero? E, come sempre, la costringe a passare in rassegna i risultati della boxe e gli allenamenti con il bilanciere. Benedetta osserva, ma non vede niente, perché sta già pensando ad altro. – Allora? Andrea tradisce un po’ d’ansia per il verdetto che seduce con un caldo sorriso. – Perfetta. Lo dice schietta non per placare la sua agitazione, ma perché le piace veramente il suo modo bizzarro di agghindarsi e di arrangiare accostamenti. –…

  • Andrea,  Benedetta

    Evasione

    VIA DI FUGA Pioveva a dirotto e prendere la metropolitana non era stata la scelta più azzeccata. Procedevano a stento sotto l’acqua verso il capolinea della linea rossa. Benedetta trascinava la sua piccola Andrea, che tanto piccola non era più, stringendole così forte la mano che poco ci mancava la strizzasse come uno straccio del pavimento. Dall’altra, cercava di mantenere in equilibrio l’enorme faldone, testimone impietoso della loro disgrazia. L’ombrello oscillava compromettendone l’utilità ed entrambe gocciolavano come il cielo, carico di nuvole minacciose. Si infrattarono, il più in fretta possibile, sotto terra e, con gesti secchi ed incuranti, si fecero scivolare via le ultime lacrime di pioggia. A quell’ora i…

  • Benedetta

    Merry Christmas

    Benedetta tergiversa nella poltrona, abbandonata sul cappotto con i piedi scalzi e gli stivaletti sul pavimento, ben allineati alla borsa. Le mani morbide sulle gambe, le spalle rilassate, lo sguardo perso. – Dovrei alzarmi, se no faccio tardi. Ultimamente ha preso l’abitudine di parlare ad alta voce quando è sola. Il coniglio sembra darle ascolto e la sua attenzione giustifica questa innocente mattana. – Gigino, che dici? Rinuncio? Con il musino conficcato tra una riga e l’altra della gabbia, i suoi occhietti vispi desiderano ardentemente quella resa, perché per lui significherebbe la libertà. – Poi, però, come faccio? Sbuffando si piega e recupera le scarpe, agguanta la borsa e scappa…

  • Augusto,  Benedetta

    Il freddo siberiano

    Si tengono per mano alla ricerca di un compromesso per godersi la mattinata. Le foglie cadono a pioggia dagli alberi, sospinte dal vento leggero e sanno dei colori caldi della zucca e delle mele, dei cachi e delle pere. Augusto è dimagrito e il cappotto blu avvolge il suo corpo di note infantili, ricorda a Benedetta i loro primi appuntamenti con il montgomery sbilenco e la sciarpa di traverso. Peccato per quel cappello che non hanno mai amato, ma che oggi sembra migliore. Gli calza stretto e trattiene gli occhiali come un elastico, gli incornicia il volto, esaltando la luminosità del suo incarnato. La pelle è liscia e bianca, gli…